La profezia della curandera (Bestseller Vol. 87) (Italian Edition) by Hernán Huarache Mamani

La profezia della curandera (Bestseller Vol. 87) (Italian Edition) by Hernán Huarache Mamani

autore:Hernán Huarache Mamani [Mamani, Hernán Huarache]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858503850
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2011-05-23T22:00:00+00:00


1 Bevanda derivante dalla fermentazione del mais.

2 Rettile appartenente alla famiglia dei crotali.

9

SAPERE È POTERE

Quando aprì gli occhi la sua stanza era completamente illuminata dalla luce del sole; in piedi, davanti al suo letto, vide Mama Maru.

«Alzati!» le disse energicamente, dirigendosi verso la porta. «Oggi avrai il giorno libero per familiarizzare con il posto; domani cominceremo la tua preparazione.»

Kantu balzò giù dal letto, fece alcuni degli esercizi che Condori le aveva raccomandato, e si precipitò fuori dalla stanza.

Mama Maru era già in cucina. Era una giornata fresca e i raggi del sole ormai perpendicolari illuminavano la solitaria dimora della curandera. Nei dintorni non c’erano altre case; erano le uniche due abitanti del posto e Kantu non capiva come Mama Maru potesse vivere lì. Solo Dio sapeva il perché! Non concepiva che la donna avesse scelto di sua volontà in quel posto. Doveva esserci qualcosa di speciale lì, per questo viveva così appartata da tutti, pensò.

Guardò l’anziana e non poté fare a meno di chiederle: «Nonna, non hai paura a vivere qui da sola?».

«Paura di cosa?»

«Del buio, degli animali selvatici, dei ladri, dei delinquenti, degli uomini.»

«Non bisogna temere l’oscurità ma considerarla un’alleata. Qui non ci sono animali selvaggi o pericolosi. E, in quanto a ladri e malviventi, a volte ne appare qualcuno ma io li so tenere a bada; l’ho sempre fatto, sin da quando ero giovane.»

«Come sei riuscita a vincere la paura?» chiese allora Kantu, stupita da quelle parole.

Mama Maru cominciò a filare sul suo arcolaio e, senza distogliere lo sguardo dal lavoro, prese a narrare alcuni episodi della sua vita: «Per molto tempo fui schiava della paura, ma ormai me ne sono liberata. La paura è una trappola che imprigiona le donne, impedendo loro di esprimersi liberamente. Ho dovuto imparare sulla mia pelle, in un modo brutale e in seguito a una esperienza assai dolorosa, che chi riesce a sconfiggerla diventa padrone della propria vita».

Da ragazza Mama Maru doveva essere stata molto bella e il suo corpo, agile e sinuoso, conservava ancora tracce di quella bellezza. Quanti uomini doveva aver attratto, pensava Kantu. E così, sulla scia di tali pensieri, le domandò: «Sicuramente, da giovane, molti uomini ti avranno assediata. Come facevi per difenderti?».

«Dimostrando loro di non essere una donna qualunque, ma una vera donna» rispose lei.

Kantu ricordò il tentativo di violenza subìto qualche tempo prima e ne approfittò per raccontare a Mama Maru quella spiacevole esperienza. Al termine del racconto chiese ancora: «Tu dici che riesci a tenerli a bada, che lo hai fatto sin da giovane, ma avrai pure cominciato in qualche modo a controllare la tua paura verso gli uomini, verso le persone?».

La curandera riprese la parola. Fissava la giovane discepola chiedendosi chi si credeva di essere quella ragazzina per farle tutte quelle domande, per intromettersi tanto nella sua vita privata ma poi, ricordandosi che si trovava lì proprio per ricevere i suoi insegnamenti, decise di aprirsi e di raccontarle parte della sua vita.

«Allora ero una viandante – iniziò a raccontare – possedevo dieci mule e



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